Dopo aver esplorato le caratteristiche principali dell'arredamento della camera da letto, oggi siamo entusiasti di guidarvi nella scoperta di un tema nuovo, sperando che susciti il vostro interesse.
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- Quali sono i prodotti consigliati per la rimozione della muffa sulle pareti di casa?
- Impermeabilizzare vuol dire proteggere il proprio appartamento
- Quali materiali devono essere utilizzati per combattere l'umidità
- Cosa causa umidità negli edifici?
- Il cappotto termico esterno
- Impermeabilizzare casa con il sigillante
- FAQ
Rendere una casa impermeabile è possibile senza che si sia costretti a danneggiare l'ambiente circostante: le soluzioni in edilizia tecnologiche moderne sono ecologiche e permettono di non dover lottare contro la comparsa dell'umidità e della muffa. Avere una casa impermeabile significa dire addio ai disagi causati dalle infiltrazioni, le quali con il trascorrere del tempo rischiano di mettere seriamente a repentaglio il comfort abitativo di qualsiasi casa impermeabile; nelle situazioni più gravi, esse possono addirittura provocare danni strutturali.
Al tempo stesso, è molto importante prevenire la proliferazione delle muffe e ostacolare la formazione della condensa, a maggior ragione in quegli ambienti come la cucina e il bagno che sono destinati a presentare un tasso di umidità molto elevato.
Quali sono i prodotti consigliati per la rimozione della muffa sulle pareti di casa?
La muffa sulle pareti di casa non solo è antiestetica, ma può anche causare problemi di salute, in particolare per chi soffre di allergie o asma. Pertanto, è essenziale rimuoverla e prevenire la sua ricomparsa. Ecco alcuni prodotti consigliati per la rimozione della muffa:
- Aceto Bianco: È un rimedio naturale ed efficace contro la muffa. Puoi spruzzare aceto bianco non diluito sulla zona interessata, lasciarlo agire per un'ora e poi strofinare con una spugna o uno straccio.
- Bicarbonato di Sodio: Sciogli una parte di bicarbonato di sodio in cinque parti d'acqua, e usa la soluzione per pulire le aree affette da muffa. Il bicarbonato è delicato e non danneggia le superfici.
- Perossido di Idrogeno: È un potente antifungino e antibatterico. Usa una soluzione al 3% di perossido di idrogeno, spruzzandola sulla muffa, lasciando agire per circa 10 minuti, poi strofina via la muffa e la soluzione.
- Soluzione di Candeggina: Una miscela di candeggina e acqua può essere efficace contro la muffa. Tuttavia, è un composto chimico aggressivo che può sbiadire i colori e non è consigliato per tutte le superfici. Assicurati di indossare guanti e di aerare bene l'area durante l'uso.
- Prodotti Antimuffa Commericali: Esistono numerosi prodotti antimuffa disponibili in commercio specificamente progettati per rimuovere la muffa. Segui sempre le istruzioni sull'etichetta e assicurati di indossare guanti e maschera durante l'uso.
- Alcool Denaturato: Può essere utilizzato per pulire la muffa da superfici delicate come la pelle o il legno. Applica con un panno morbido e asciuga rapidamente.
- Oli essenziali: L'olio di tea tree è noto per le sue proprietà fungicide. Anche se è più costoso di altri metodi, poche gocce diluite in acqua possono essere molto efficaci nella rimozione della muffa.
Dopo aver rimosso la muffa, è fondamentale prendere misure preventive per assicurarsi che non ritorni. Questo potrebbe includere la risoluzione di problemi di umidità, l'uso di pitture antimuffa o l'installazione di deumidificatori.
Nota: Prima di utilizzare qualsiasi prodotto o soluzione, effettua sempre una prova su una piccola area nascosta per assicurarti che non danneggi o sbiadisca la superficie. E quando usi prodotti chimici, assicurati di aerare adeguatamente l'area e di proteggere la tua pelle e gli occhi.
Quali sono gli step di manutenzione consigliati per evitare che si formi la muffa sulle pareti del mio appartamento?
La muffa si forma quando l'umidità si accumula su una superficie. Per evitare che si formi la muffa sulle pareti del tuo appartamento, è importante seguire questi step di manutenzione:
- Mantieni un livello di umidità ideale in casa. Il livello di umidità ideale in casa è compreso tra il 40% e il 60%. Per misurare il livello di umidità in casa, puoi utilizzare un igrometro. Se il livello di umidità è troppo alto, puoi utilizzare un deumidificatore per abbassarlo.
- Arieggia gli ambienti regolarmente. Apri le finestre e le persiane per almeno 5 minuti al giorno, anche in inverno. Questo aiuterà a rimuovere l'umidità dall'aria.
- Risolvi eventuali problemi di infiltrazioni d'acqua. Le infiltrazioni d'acqua possono causare l'accumulo di umidità sulle pareti, favorendo la formazione della muffa. Se noti delle infiltrazioni d'acqua, contatta un idraulico per risolverle.
- Mantieni pulite le pareti. La muffa può crescere anche su superfici pulite, ma è meno probabile che si formi su superfici pulite e prive di sporco e detriti. Pulisci regolarmente le pareti con un detergente antimuffa.
Ecco alcuni consigli aggiuntivi per prevenire la formazione della muffa:
- Installa un sistema di ventilazione in bagno e in cucina. Questi ambienti sono più soggetti alla formazione della muffa a causa del vapore acqueo prodotto durante la doccia o la cottura.
- Asciuga il bucato all'aria aperta o in un essiccatore. L'asciugatura del bucato all'interno può aumentare il livello di umidità in casa.
- Evita di usare tappeti e moquette in bagno e in cucina. Questi oggetti possono trattenere l'umidità e favorire la formazione della muffa.
Seguendo questi step, puoi ridurre il rischio di formazione della muffa sulle pareti del tuo appartamento.
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Impermeabilizzare vuol dire proteggere il proprio appartamento
Quella che deve essere progettata, pertanto, è un'opera di protezione, indispensabile per fare in modo che lo stato di salute di un edificio non sia compromesso. I prodotti per rendere una casa impermeabile attualmente in commercio possono essere usati negli spazi esterni, e quindi per le verande, per le terrazze, per i balconi e per i tetti, ma anche negli ambienti interni.
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Le tecniche che permettono di rendere una casa impermeabile
Per l'impermeabilizzazione muro esterno, e più in generale per rendere una casa impermeabile nel suo complesso, si può fare riferimento a varie tecniche, a discrezione del costruttore: quella a freddo, quella a cappotto e quella a spruzzo sono alcune delle più comuni, ma meritano di essere menzionate anche la tecnica con resina, quella a spinga negativa (nota anche come tecnica osmotica in controspinta), quella in PVC, quella con poliurea, quella ecologica e quella con guaina ardesiata o bituminosa. Quale che sia il metodo a cui ci si affida per rendere la casa impermeabile, lo scopo da raggiungere è sempre lo stesso, e cioè garantire una protezione ottimale rispetto agli agenti atmosferici. In più, rendendo una casa impermeabile si prevengono le infiltrazioni dall'esterno verso l'interno o dall'alto verso il basso, come quelle che si verificano dal terrazzo al soffitto del piano di sotto ma anche dalle pareti, senza contare il fatto che per questo tipo di interventi sono previste delle notevoli sovvenzioni.
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Quali materiali devono essere utilizzati per combattere l'umidità
Per rendere una casa impermeabile con un approccio ecologico e, quindi, sostenibile dal punto di vista ambientale è necessario usare dei materiali ad hoc, tra i quali si segnalano le membrane formate da poliolefine flessibili, senza metalli pesanti e senza plastificanti; in alternativa si può optare anche per guaine poliuretaniche a base d'acqua senza composti organici volatili. Il ventaglio di guaine utilizzabili in questo settore è molto ampio: ci sono anche quelle in polipropilene e in polietilene, che sono materiali termoplastici. L'elenco potrebbe continuare, poi, con i pannelli in cartone biodegradabile o con i geocompositi bentonitici, senza dimenticare i teli in TNT, il tessuto non tessuto, che vengono ricavati dal polietilene o dal polipropilene. E, ancora, i geotessili bentonitici e i geotessuti porosi con uno strato di bentonite di sodio naturale in mezzo. Oggi, poi, sono disponibili sul mercato anche membrane impermeabili senza bitume e realizzate con materie prime vegetali ideali per rendere la casa impermeabile.
Come si impermeabilizza un ambiente
Se la scelta del materiale è molto importante, altrettanto si può dire per la fase di preparazione della superficie, tenendo presente che nel caso in cui vi sia una precedente impermeabilizzazione è opportuno rimuoverla. La superficie deve essere pulita con la massima cura, in modo che venga realizzato un piano omogeneo tramite cui la nuova guaina possa aderire al supporto e rendere la vostra casa impermeabile.
L'importanza del clima per una casa impermeabile
Non sono di secondaria importanza le condizioni climatiche che caratterizzano il momento in cui il lavoro di impermeabilizzazione viene eseguito: nel corso della posa in opera, infatti, non deve piovere, e lo stesso dicasi anche per le ore successive. Occorre che il livello di umidità sia ridotto, e anche le temperature non possono essere estreme, né superando i 40 gradi né scendendo sotto gli 0 gradi.
Cosa causa umidità negli edifici?
In genere l'umidità negli edifici è riconducibile ad una serie di cause:
- umidità di risalita, cioè una risalita capillare dell'acqua nel terreno che viene assorbita dai muri;
- condensa, cioè un accumulo di vapore acqueo nelle zone più fredde dove vi sono ponti termici;
- umidità da costruzione, cioè la presenza di acqua causata dalla preparazione dei materiali edili ma che non è stata fatta evaporare;
- infiltrazioni, possono essere causate dalla rottura di tubazioni o da infiltrazioni causate dalle acque piovane.
La presenza di acqua nei muri si traduce in alterazione della muratura che aumenta di volume e causa la rottura ed il distacco dell'intonaco, macchie scure sulle pareti, insorgere di muffe ed aumento della dispersione termica (il riscaldamento sembra del tutto inutile).
Le soluzioni più adatte per l'umidità da condensa
Questo tipo di umidità colpisce le zone più fredde e meno areate degli edifici, proprio in corrispondenza dei ponti termici e, spesso, crea un'alta concentrazione di muffe con conseguenti problemi sanitari ed igienici.
Ma cosa sono i ponti termici? Sono le zone di un edificio dove vengono registrate, mediante apposite strumentazioni, delle caratteristiche termiche molto diverse da quelle circostanti. In questi punti lo scambio di calore verso l'esterno è maggiore e questo causa riduzione dell'isolamento e raffreddamento delle pareti.
Le soluzioni sono diverse e variano a seconda dell'intervento necessario. Per questo è importante rivolgersi a dei professionisti del settore, altrimenti sarà solo una spesa inutile. È possibile quindi intervenire con delle ristrutturazioni chiavi in mano a Bolzano scegliendo se applicare un cappotto esterno proteggendo l'intera struttura, oppure applicare dei materiali specifici su determinate zone della casa.
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Il cappotto termico esterno
Per evitare la formazione di condense e risolvere il problema una volta per tutte non c'è che da progettare e realizzare un buon sistema di isolamento termico della struttura dell'edificio.
Uno dei metodi migliori consiste nell'applicazione di un cappotto esterno alla struttura, cioè un sistema coibentante costituito da elementi isolanti prefabbricati che vengono incollati o fissati alla parete esterna e rifiniti con uno o più strati di rasatura.
Tra i materiali isolanti più utilizzati nei cappotti esterni possiamo trovare la fibra di legno, il sughero o il polistirene.
Impermeabilizzare casa con il sigillante
Nei paragrafi precedenti abbiamo appreso quanto sia importante proteggere una casa dall’umidità e dalle infiltrazioni o allagamenti. Tra i sistemi sigillanti impermeabili si può ricorrere, oggi, al nastro sigillante impermeabile per finestre, porte, tettoie, tubature, grondaie, condotto, buchi e fessure. Si tratta, davvero, di un “tuttofare” economico e semplice adatto per incollare ogni tipo di superficie sia all’interno che all’esterno. Non è un prodotto liquido (come la guaina liquida) e non cola, potendolo usare comodamente anche in verticale e in punti difficili da raggiungere.
Per applicare correttamente il nastro sigillante impermeabile occorre:
- Rimuovere i residui del precedente sigillante dall’area da trattare. Per i residui ostinati si ricorre al coltello o a una lama affilata, oppure ricorrere a un gel specifico per la rimozione delle tracce di sigillante.
- Pulire bene la superficie dove applicare il nastro. Nel caso si sia utilizzato un prodotto specifico per rimuovere il silicone, pulire la parte con un detergente domestico o alcol per rimuovere il prodotto in eccesso. Per un incollaggio perfetto del nastro impermeabile, le superfici da trattare devono essere perfettamente asciutte e prive di muffa o polvere.
- Srotolare la quantità di nastro necessaria per l’applicazione e tagliare.
- Applicare il nastro sulla superficie da impermeabilizzare e sigillare, rimuovendo il film di supporto e sovrapponendo le superfici.
Nel caso ti occorresse una guida in tal senso, leggi anche il nostro articolo su come verniciare una ringhiera.
FAQ
Come si fa l’impermeabilizzazione?
Per impermeabilizzare un pavimento di un terrazzo, per esempio, occorre rimuovere la pavimentazione precedente, applicare il nuovo manto impermeabile e le lattoniere che servono a smaltire la pioggia. I risvolti e i raccordi vanno protetti dalle infiltrazioni.
Cosa si può usare al posto della guaina?
La resina è una delle soluzioni più valide e utilizzate per impermeabilizzare interni ed esterni. La si può applicare direttamente su un pavimento pre-esistente. La resina idrorepellente si stende su tutto il perimetro da impermeabilizzare.
Quanto costa impermeabilizzare un terrazzo?
Il costo orientativo per rendere impermeabile un terrazzo è di circa 25 € al metro quadro per un lavoro di base, mentre arriva anche a costare 70 € al mq per un lavoro accurato e completo.
Che materiale si usa per impermeabilizzare?
La guaina liquida. Si tratta di un materiale impermeabilizzante idoneo per tutte le superfici esposte alle intemperie o infiltrazioni per interni ed esterni (tetti, balconi, terrazzi, coperture, bagni, docce e così via).
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